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Myskin
Le migliori Citazioni
• Finisce che ne vale la pena, narrami una fiaba, che si ferisce più di penna che di spada! Ormai non dormo più con gli occhi fuori dalle orbite, ricordo pochi mai più da migliori ottiche…Il colore dell’emozione prima di prisma è codice, cedo all’umore nero come l’onice…
•Mi è stato detto che la verità è una mappa, in realtà è il concetto stesso, andato che scappa…
•Ho il sangue sulle nocche… per tutte le porte rotte, se si distingue il forte, dai tagli stagni in fronte…Speranze sepolte, se il sapore del dolore, ha valore maggiore delle domande dissolte…
• Mi han chiesto se soffrivo, han risposto non dovevo, mi curo al buio che vedo oscuro tipo Medioevo…Ho messo sentimenti contrastanti in un disco, il succo non è riempirti, ma differenziarti se riesco…
• Mattino color ambra…Questa è catalessi, sembra sia destino, resta a casa coi versi…ancor prima che capissi, l’anima tagliata a pezzi, testa se il dolore interiore ha sapore migliore di quello fisico…gelo, duello, Risiko! Mio padre non capisce… “Dio sa curare” dice…Che bei concetti, la sofferenza lancia l’esca, tenta mangia e pesca…ne ho i nei protratti…
• Non siamo Mai abbastanza grandi per crescere davvero…rimpianti e tenebre li celo nelle vertebre…Riassumiamo quanto dai, è nella Stanza del Credere: “Se fosse accaduto sarebbe, forse, potrebbe essere…”
• Se mi credevi spento, hai quasi fatto centro, sai ricercarsi dentro non ha fatto il resto…Ricrearmi di cemento, calpesto ologrammi di vetro, nel cesto l’accanimento, ho provato ma non riesco…Una doccia d’autostima, una goccia che inquina, a tratti mi rivedo prima, tratti solcati in cima…
• Mattino color ambra, portami via dall’ombra , stammi vicino, fammi odiare l’apatia…Sto perdendo l’energia, mando affanculo sinergia, sto mondo in malattia, cumulo d’ipocrisia…
• Tu vuoi risollevarmi? Non c’è una profezia! Tu puoi aspettarmi dove il Non C’è inizia!
• Il volto di chi ha perso tutto, colto il cielo terso in lutto, mi rivelo cupo…poi mi rinnego al buio…Le mie parole piangono ogni notte, il suono fievole delle rotte, cosparse di segni, ma si cosparge di parole, chi ha vissuto da emarginato, da accantonato a lato…e non ricordi come sono, ricordi come cammino…
• Nato e cresciuto su una strada di sassi, la contrada del “Quanto Ti Ammazzi”, kermesse a tratti, che ho avuto più schiaffi che carezze, da quando ho ceduto col guanto alle principesse coi fatti.
• E se sul mio conto senti mille schifezze, sull’attenti alle messe, che puoi corrodere per quanto può colare la bile dai tetti.
• Sposto bui e trascino nel posto in cui vivo, sto scrivere negativo, le viscere che nutrivo! Ombra all’intestino, il buono e il cattivo… e sembra un mirino, per l’uomo al tungsteno…Raccogli la salma, fogli e carta sparsa, ma serve spiraglio, o serve un bersaglio?
• E non ho grilli parlanti, ho spilli sanguinanti conficcati, lapilli nei costati! Ho sciolto il volto sconfitto, di chi ha visto l’Eden cadere nel Requiem delle sere.. e tu versa da bere, porta il braciere, che l’incomprensione fluttua e uccide in punta di piede…
• Non è che muovo passi falsi, muovo passi tra i falsi, è prassi… fidarsi e scottarsi! Dove sei finito tu stesso, finto amico per anni, come e quanto ci hai messo, a rimpiazzarmi a due mani?
• L’incudine essere diversi, impossibile sottrarsi! E tu piaci agli altri, finchè diventi gli altri, finchè senti di darti, piaci ad annullarti! E quello che sei ha sapore di catrame… e quello che eri ha sapore fugace…
• Quest’ora tarda, la visuale s’appanna, stare male condanna, parte la buona domanda…come sapessi chi fossi, dei miei versi flosci, il nome di questi flussi che definiresti fossi…
• C’ho dentro il Big Bang, ma sento il clic bang, quando l’anima bluffa, quando esamina e spezza! Questo per chi si tuffa, pesca e resta lì, col mare di interrogativi, da colmare da vivi
• Me l’ha detto Ale, ho il difetto di sognare, un diletto che costa! Dimenticare dolori, effetto cardiopalma, riparare errori, nel getto del karma…
• Dietro una porta, un viaggio che ritorna, un miraggio di volta! Quando tutto crolla, la coscienza non molla, la freddezza che molla o ti fredda o ti scotta…
• Questo vissuto mi spreme, ha costruito testo e catene, ma il mostro è la routine nel nostro cammin! Notte e note che ballo, cera candela e fantasmi, ho le nocche rosse al caldo e una vela di prismi…
• Ultimamente ho scompensi interiori, la mente in frammenti di fori, non posso tenerti fuori…m’addosso memento mori! La coscienza alza i toni, pensa e sbalza umori, dove andiamo homie? Come neghiamo valori? E questi si affermano, fautori e detrattori, li senti che fremono…spacciatori di emozioni.
• Sai mi capita di perdermi, lasciare i pezzi, sgretolare rapporti poi oppormi e dover recuperare gli stessi…la risalita dei sensi è finita, l’insicurezza è svanita, mezza verità sbiadita…
• Con questo ammasso di complessi c’ammasso le vesti e non riesco a spogliarmi, anni, panni e curarmi…Un altro gelo al gusto di amarezza, ho chiesto giusto una carezza in tutto, velo l’urlo d’aiuto…Io non cerco compassioni, ora varo le emozioni, con la tunica di prismi che sta musica sa offrirmi…
• La Cenere è una Venere, che se potesse volerebbe, i resti li lascerebbe.. Ultimi contorni, i respiri di sti giorni, quando cala il sipario, tanto la sala è calvario…Stanchezza sulle spalle, sterza dalle culle del male, ho dato nuvole a qualcuno…Quattro capriole di fumo…
• Io scrivo cronache se vale più vivere tra fibre ottiche, oppure morire a cifre modiche…rimo in disordine, fuggo da sto demone, inverto flusso e regole…ho perso troppe tegole…
• Le colpe del fragile, qualcuno me lo disse, le toppe del sensibile tra fumo ed eclisse
• Sete di sapere che mi porto, ci posso annegare? Un motto che riappare, nel moto del nuoto
• Attraverso me stesso come un fiume dove lascio, queste torture in fascio, si sente ho perso il nesso…emisferi neri su pianeti paralleli, se mi scuoto nel profondo, noto che affondo…
• E i migliori amici sono fori e cicatrici, stanno scritti a priori nei conflitti interiori…
• Ancora sveglio, cerco la pace interiore, ma qua non passa… aspetterò l’alba! Mi sfiora meglio, pecco a cercare la migliore verità, la leggerò scialba…
• Tutti vogliono i colori nell’ecosistema di una persona, sciolgono la pena, il mio funziona a chiaroscuri…
• Non vedranno i tuoi muri quelli che stanno vicini, quindi cerchi gli aiuti negli specchi dei limiti…
• La tristezza mi accarezza più della mia donna, nella mia penna c’è amarezza spessa
• Mi son sempre sentito inferiore, ho dormito con le tenebre accantonato il sole…il malessere peggiore è il malessere interiore…e se sente l’emozione mi rimette in posizione…
• Non c’è peso più grande dell’essere, se le domande schiacciano le tessere
• Lo show di questi tempi, annebbiare ciò che senti, da quando quanto hai è lungi da quanto cerchi
• La mia gente sostituisce personalità con marchette, che la verità ferisce e mette alle strette
• Impara sta gioia è una troia, non si innamora e quando lascia, non lascia fare chiodo schiaccia chiodo
• Se chiedi del subconscio, in piedi che barcollo, io arranco manco conscio di me stesso sotto sotto…le rime che getto sul foglio, radici di un albero spoglio, sacrifici caddero in terra erba voglio…
• Cicatrici e segni, i graffiti che tieni, nell’orizzonte che vedi a volte ti perdi
• E cosa si pone, la moda che s’impone? Siamo cyber persone, andiamo il timer risponde!
• E ti pare normale, che noi coi sentimenti, dobbiamo lottare per sentirci spenti?!
• La negatività ormai mi fa da cartello, si sa la novità c’ha guai in serbo, l’odio che riservo scorre come un ruscello…le porte che prendo, le pone in rilievo…
• Non conta se sfiora, le corde dentro…comporta la chiusura, son forte se vendo…ti dico quanto penso, non stai ascoltando, stai solo sentendo…
• Per quanto provi, lo mettono in risalto, che quando provi lo dicono dall’alto…le vere emozioni ormai stanno al ribasso, le vere pulsazioni! Assorbirai piano, sarai dilaniato, dal malessere dell’essere un essere umano.
• La ragazza si alza, dice non è tempo, o ti ghiaccia o t’abbraccia, non vide scampo…A volte la crescita, passa anche da questo, il sole ti evita, lascia gambe al resto…
• Tremante la foglia, andrà sulla soglia dell’autunno in arrivo, che ci vive dentro…se vince il destino, con l’ideale spento….
• Cambia giornata, che dire medicina è fucile e carabina, spara ad ampia gittata! Da quando la vecchiaia, è stata debellata , da quando la mannaia è stata sguainata, sui giovani nati coi coltelli puntati…Umani sbaragliati dai cervelli meccani…
• E tutti questi giovani, che vengono rinchiusi, li vorresti spogliati…disfatti in frantumi! Tengano i sogni, il loro ideale, oro e nettare per quanto li legni… Il loro motore, non lo puoi sfasciare, la loro ambizione non la puoi fermare…
• Ed è vantaggioso guardare ai vecchi, ed è dignitoso trattare coi stessi, opportunisti corrotti che muovono le fila, disonesti volti che smorzano le grida… • Osservo tutti i pianti e catalogo i rimpianti, qua mi dicono di farmi da solo, ma a farti da solo puoi scottarti…
• L’angelo m’afferra, non vedo la Terra, mi dice che è una guerra tra chi dice e chi apprezza
• Non sempre il ruscello ha purezza e limpidezza, tra tenebre e bello l’apparenza svetta
• Il diavolo compare, dicono l’errore sia costringere due forze a viaggiare contrapposte … Batto un five ad Ade, scatto drive nelle sue strade, che spesso il bene vale come riflesso del male.
• E tanto cosa dirti, che quando mi fai male, poi sai tornare…usando parole che mi fanno tremare…
• Tutti dicono d’amare con gli occhi, alla prima volta, danno per morto il vero sentimento…adesso è di moda, è perso chi prova, davvero dentro…questi scossoni che fan la differenza, gli stessi monsoni, che fan la tempesta…
• Io vorrei spogliarla, delle sue paure, cucirmele addosso così che non soffra…e poi disegnarla nelle sfumature, distinguerle troppo tra rovi di stoffa…
• La finestra vermiglio si mixa all’amaranto, proietta in un taglio, Elisa di fianco…ma sono solo tarli, mi mandi un bacio e dopo scompari…di nuovo il ghiaccio…
• E tu così bella, che sei immaginaria…lassù così stella, che scompari per aria…mi parli a mezz’aria, mi dici che un noi, è sacrifici e lacrime, impossibile che poi…non sai restare, te ne vai nel mare, cantando in catene abbracciando le sirene…Intanto guardo, affranto solitario, il paesaggio sicario…un viaggio necessario…
• A Strapiombo sul burrone, piombo sul mattone che mi costituisce, no non son di valore…son solo mediocre, che mi scalfisce un silenzio assordante, più di mille parole.
• A te che sei…poesia dello sguardo, a me che ci morirei…ipotermia osservando…
• Io ti capisco perché l’odio è amore al contrario, solo in un registro colmo di paure nell’armadio…sti sentimenti si equivalgono, l’uno la faccia dell’altro…e te li senti ago e bilancia! E c’hai solo una scelta, o cadono o risalgono, metronomo o megafono, volo pindarico…
• Impatto forte, stanotte la Via Lattea e questa mia idea compatta faranno l’amore…e l’ideale è questo, allontana dalle masse, rimane lo stesso e avvicina altre galassie…
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